Data

24 Apr 2015

Se è vero che fare teatro è un continuo dialogo tra un testo, uno spazio e le persone, la possibilità di portare al pubblico dei piccoli estratti da un testo di Bertolt Brecht in uno spazio fisico come il BANCO AZZOAGLIO è un' occasione unica e vertiginosa.

 

La complessa ma affascinante architettura del Banco è uno stimolo fortissimo per reinventare alcune scene prese da "Terrore e miseria dal terzo Reich", un testo nato per per un palcoscenico "Convenzionale". Ma, in fondo, se si pensa a tutto quello che un autore come Brecht significa per il teatro, alla sua urgenza di comunicare direttamente con il pubblico per "costringerlo" a prendere una posizione nel mondo che ci circonda, alla sua necessità di andare oltre la finzione della scena e di cercare forme nuove e contemporanee per comunicare le sue idee, ci convinciamo sempre di più che questa nostra piccolissima scommessa abbia delle solide fondamenta.

 

Scommessa resa possibile dalla collaborazione con il Banco Azzoaglio di Ceva, che ha accolto a braccia aperte questa sfida, e realizzata grazie al lavoro appassionato degli allievi del secondo anno del corso di recitazione del Teatro Marenco di Ceva. Quello che presentiamo davanti al pubblico il 24 Aprile è un estratto del lavoro che i ragazzi del corso poteranno in scena con lo spettacolo del 9 Maggio al Teatro Marenco.

 

fonte: http://www.italian-eventi.it/