Corriere della Sera, Edizione Torino - 14 ottobre 2025
Rubrica “Domande&Risposte”
1. Erica Azzoaglio, presidente del Banco Azzoaglio e del gruppo del credito dell'Unione Industriali di Torino, chiediamo a lei: perché in città si moltiplicano gli investimenti delle società di private banking?
«Stiamo assistendo a una trasformazione strutturale del nostro sistema bancario. Vediamo meno sportelli mentre aumentano le sedi dedicate al private banking per clienti con patrimoni elevati. La filiale bancaria perde centralità a causa della digitalizzazione dei servizi, allo stesso tempo però sta crescendo la necessità di servizi personalizzati. I primi a farne richiesta sono i clienti più ricchi per la pianificazione finanziaria attraverso proposte bancarie su misura».
2. Torino non è così in crisi come si dice. Le grande fortune delle famiglie fanno gola alle banche per clienti vip?
«Torino è una città che custodisce grandissime ricchezze, frutto dell'industria e di patrimoni storici. Quindi è un mercato di grande qualità e di quantità per la rete dei private banker. E infatti le banche investono sul territorio massicciamente sul territorio. Questa è senz'altro una buona notizia. Ma queste dinamiche presentano anche molte criticità».
3. Quali sono le criticità?
«La più evidente è la polarizzazione del sistema bancario che lascia scoperte alcune esigenze, come quelle delle piccole e medie imprese e delle famiglie, ovvero la clientela retail. La sfida è trovare il punto di equilibrio tra i due mondi».
4. Il private banking è solo per ricchissimi milionari oppure la consulenza personalizzata è destinata anche per una fascia di cittadini medio-alta?
«Il credito si sta evolvendo moltissimo nella stagione della digitalizzazione dei servizi. Quando si parla di gestione del risparmio e del corporate investment per le imprese la consulenza personalizzata è imprescindibile. Pertanto immagino percorsi di sviluppo su differenti livelli soprattutto oggi che stanno venendo meno gli sportelli di prossimità in tanti comuni e anche in quartieri della nostra città».
5. Il Piemonte è terra di grandi risparmiatori ma in questa stagione anche di pochi investimenti in economia reale. Sta vincendo la finanza sull'industria?
«Torino a differenza di Milano è una città con famiglie molto ricche per eredità. A Milano, più sovente, la ricchezza è generata quindi investita. Ed è una ragione per la quale la clientela affluent, molto benestante, è più numerosa a Milano che a Torino».